Evviva il mare, abbasso le stagioni!

Era stato un lungo inverno, di quelli senza neve ma con tanta pioggia. Giornate scure e grigie, cortissime. Bagnate, per giunta. Un vero strazio, soprattutto per chi come me ama stare all’aria aperta.

 

Mi sta bene il nuvolone e anche le poche ore di luce. Sopporto bene anche il freddo, purché io possa correre libero.  Invece questo inverno no, l’unica cosa possibile era sguazzare nel cortile diventato stagno. Sai che divertimento dopo due, tre volte che ti bagni tutto e poi devi pure prendere le sgridate. “Guarda come ti sei conciato!” oppure “Vedrai come ti ammalerai se non ti cambi subito, fila nella doccia calda!”. Che noia infinita.

 

Certo, lì per lì era divertente saltare nelle mega pozzanghere, uno spasso proprio, ma c’era sempre il poi e si rovinava tutto. Quindi la pioggia mi ha stufato, per sempre! Non la voglio più vedere e diciamo anche che è colpa sua se mi sono ammalato. Se non fosse piovuto per così tanti giorni, anzi semprissimo, io avrei potuto giocare in santa pace fuori, con una palla, con una bici, con dei bastoni e anche con il fango. Io so costruire veri capolavori con il fango. Con tutta quell’acqua invece non era possibile trovare nemmeno quello, era tutto squagliato, sciolto!

 

Poi la febbre, le lastre all’ospedale e aspetta qui e il dottore là, mettiti buono, questo non puoi farlo, questo lo devi fare (le punture per esempio!) e via fino all’arrivo di quel pigro del sole! Non lo so, ma che cavolo ha fatto tutto quest’inverno? Era andato in vacanza forse? Al mare magari, così si divertiva pure. Mentre io mi ero trasformato in un pesce prima e in uno stoccafisso poi! Bella roba.

 

Io ho deciso: dell’inverno non ne voglio più sentire parlare, per me può pure sparire, l’inverno. E con lui la pioggia!

 

Avesse avuto almeno la decenza di nevicare, macché, nemmeno un misero fiocco! Non capisco a cosa servano le stagioni, io non le voglio più. Poi non sono vere, anche i libri sbagliano a farle vedere come non sono, non mi prenderanno più in giro con quelle figure finte di inverni bianchi fatti di pupazzi di neve e slittini! Questo inverno è stato un incubo, ecco com’era. Se fosse stato disegnato in un libro sarebbe stato nero e grigio. Ma di più nero!

 

Adesso la mamma mi ha piazzato davanti al mare, è estate ma oggi per esempio è piovuto, il cielo è grigio…Non chiedetemi cosa penso dell’estate che è meglio. Il sole è rimasto in vacanza. Si vede che sta meglio nel posto in cui va a nascondersi sempre più spesso.

 

Comunque il mare resta bello anche così com’è.

 

 

Io respiro forte, la mamma dice che mi fa bene, e questo strano odore salato mi piace.

 

 

Sempre di acqua si tratta, ma è diversa. Questa fa bene.

 

Io non ci capisco più niente. Ma il mare mi piace, eccome se mi piace, anche senza quel pigro del sole!

 

Evviva il mare, anche senza le stagioni!

Scrivi commento

Commenti: 2
  • #1

    Ivana Marangon (mercoledì, 02 luglio 2014 23:49)

    E' proprio un bel racconto. Bravo!!!!!

  • #2

    Marco Garuti (giovedì, 03 luglio 2014 20:34)

    Dell'inverno potrei salvare il tepore del caminetto magari con il profumo delle caldarroste, una scivolata sull neve oppure...oppure...
    Beh mi rallegra molto più stare in battigia con le maniche corte a scrutare l'orizzonte e godermi l'armonia dello sciabordio delle acque.
    Respira forte che l'aria salmastra è meglio di ogni medicina