Evviva gli speleologi! Soddisfazione dal sottosuolo…

secondo premio concorso letterario Spelunder non alla luce del sole 2013
secondo premio concorso letterario Spelunder non alla luce del sole 2013

Mmmmmh! I concorsi letterari e la speranza di farsi apprezzare…piace davvero a qualcuno quello che scrivo? La mia perenne ricerca di certezze non mi permette un vero ristoro, quindi mettermi alla prova è inevitabile.

È con il solito spirito, che mi anima da più di un anno ormai, che ho partecipato al concorso “SpelUnder, non alla luce del sole” indetto dalla Società Speleologica Italiana. Che meraviglia scoprire che non solo sono stata selezionata tra i finalisti ma ho avuto il generoso secondo premio. Il presidente Giampietro Marchesi mi ha consegnato l’ambito premio e soprattutto mi ha dimostrato una gentilezza per cui lo ringrazio ancora da qui.

Ho intenzione quindi di condividere con voi le due storie che ho deciso di raccontare. Il tema era molto chiaro:

“La speleologia e i mondi ipogei sono difficili da narrare. È molto facile cadere nei luoghi comuni, non considerare quanto l’esperienza sia importante, procedere banalizzando descrizioni scientifiche o che si pretendono tali. Narrare di grotte e speleologia ai bambini è in apparenza più semplice. L’infanzia è incuriosita da ciò che è strano, oscuro, in qualche modo magico. Il difficile è far capire che si parla di mondi esistenti non di realtà immaginate. È, allo stesso tempo, interessante cogliere la curiosità per educare al rispetto di un ambiente e della vita che lo abita. Fascino, curiosità, rispetto”.

Il primo lavoro ha ricevuto il contributo di mio padre perché ha la mano esperta di pittore, a lui ricorro sempre per tutto, anche per questo! Nei pomeriggi estivi quindi abbiamo dato vita a Dago e Pippostrello, dalla grotta alla casa estiva, divertendoci e confrontandoci. Pippostrello l’ho incontrato davvero con il mio amico Nicola, potremmo dire di averlo visto in faccia, insieme a lui c’era anche Ginostrello, di lui forse parlerò un’altra volta. Dago era il cocker di una carissima amica che ancora ho nel cuore, quindi amo quel nome. Questo è il lavoro che ha vinto il premio.

Il secondo lavoro è una breve storia di narrativa, seguendo i parametri determinati dal concorso. Il target è 12 anni e racconta la storia di una ragazzina che scoprirà le meraviglie della natura e della crescita. Didattico ma divertente. L’esperienza che ho raccontato è influenzata dalle escursioni che feci nelle Grotte di Onferno e in quelle di Frasassi. Nelle prime scoprii l’insetto delle tenebre di cui ho parlato nel racconto e nelle seconde ammirai la magnificenza del mondo ipogeo. Non sono le sole grotte che abbia visitato, ma sono quelle che mi hanno davvero ispirato la storia in questione, che si intitola Nella pancia della balena.

 

Ho incluso in questo piccolo blog artigianale entrambe, se vi facesse piacere leggerle le trovate tra le pagine che scrivo. Spero piacciano anche a voi!

 

http://www.ssi.speleo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=311:vincitori-spelunder&catid=35&Itemid=131

 

 

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